Chiese rupestri
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Matera
Il Parco della Murgia Materana
CHIESE RUPESTRI
I Sassi, gli antichi rioni scavati nella roccia che si sviluppano attorno al colle del Duomo (la Civita), sono il risultato della evoluzione abitativa intensificata dal medioevo di un sito frequentato sin dall’età del bronzo.
Come le abitazioni anche gli edifici di culto, le chiese e gli insediamenti monastici furono scavati nella roccia.
L’ampio numero delle Chiese Rupestri a Matera e nell’immediato territorio circostante è uno dei tratti distintivi e più spettacolari dell’insediamento rupestre nell’area.
Circa centocinquanta siti di culto compresi in un lasso temporale che dall’alto medioevo giunge fino al secolo XIX, strettamente legati ad ogni fase storica, sociale e religiosa del territorio.
Molte chiese rupestri sono di origine rurale essendo inserite in villaggi agro-pastorali, distribuiti lungo i pendii della gravina, e furono scolpite con sistemi e tecniche di scavo proprie della tradizione locale.
Una capillare rete di chiese affrescate, cappelle, monasteri privati ad opera tanto di nobili longobardi, signori feudali e vescovi, quanto dello stato bizantino, per assicurare una diffusa presenza ed una formazione cristiana alle popolazioni rurali, ed una attrazione per l’organizzazione economica del territorio.
Al contempo questo lembo di territorio, diviene polo d’attrazione per l’insediamento monastico orientale ed occidentale al riparo dalle numerose devastazioni che sconvolsero il tempo.
Presenze che adattandosi alla tradizione preesistente del vivere in grotta la rinnovarono e l’arricchirono cercando nell’ombra delle grotte un intimo avvicinamento a Dio.
A causa di lavori di restauro, le chiese rupestri di Murgia Timone (San Nicola all’Appia, San Falcione, Sant’Agnese, San Biagio, Madonna delle tre porte, Madonna delle croci) non sono visitabili. Restiamo in attesa di prossime comunicazioni dell’Ente Parco.