parcomurgia

Passeggiate ornitologiche

  • Centro Visite di Jazzo Gattini 29 05 2011 - 07:00:00 | 12:00:00




    L’avifauna nidificante nel parco regionale della murgia materana
    Con Adriano Castelmezzano
    N.7 posti disponibili    Ticket: euro 15,00    Prenotazione obbligatoria (0835.332262    320.2636528)
    

    La giornata sarà dedicata all’osservazione ed  al riconoscimento, anche tramite l’ascolto di canti e versi, delle principali e più comuni specie  nidificanti nel parco regionale della murgia materana (dal mattino presto fino all’ora di pranzo circa) studiandone i comportamenti e le abitudini anche in relazione ai diversi ambienti naturali in cui vivono e nidificano.  Le attività saranno svolte tramite brevi escursioni a piedi, utilizzando per gli spostamenti un pulmino da sette posti che funzionerà all’occorrenza come una sorte di “capanno mobile”. Durante le osservazioni sarà posta particolare attenzione nel non disturbare gli uccelli eventualmente impegnanti nella riproduzione o nella cova, in particolare si eviterà di avvicinarsi a possibili siti di nidificazione, mantenendo sempre una distanza di “rispetto”, soprattutto per le specie più sensibili come i rapaci.
    Cosa portare:
    Attrezzatura consigliata: binocolo, macchina fotografica dotata di teleobiettivo (preferibile), guida al riconoscimento degli uccelli, taccuino per gli appunti utile per segnare e memorizzare le specie avvistate.
    Come vestirsi:
    Abbigliamento consigliato: scarpe da trekking (preferibili) o in alternativa scarpe da ginnastica, pantaloni leggeri e comodi, cappellino con visiera, zaino piccolo e giacca antipioggia. Scorta di acqua da 1L circa.

    Breve descrizione dell’avifauna

    L’altopiano della murgia materana e le vicine gravine rappresentano un sito unico per la bellezza del paesaggio, per la storia e le tradizioni, ma anche e soprattutto per la varietà e la ricchezza di piante e animali; gli uccelli in particolare, trovano una grande diversità di ambienti naturali che vanno dalle pseudosteppe alla gariga, dalla macchia mediterranea alle pareti rocciose, dagli ambienti fluviali ai boschi relitti per terminare ai campi coltivati con metodi tradizionali. Molte sono le specie rare e protette da leggi nazionali e direttive comunitarie che vivono entro i confini del parco, in particolare i rapaci, dove oltre alle specie più adattabili e comuni come la poiana  ed il gheppio, ne troviamo altre molto più rare e specializzate: il biancone, migratore e cacciatore di serpenti, il lanario, un falconide raro in tutta l’Europa meridionale, il  fulmineo falco pellegrino, il piccolo e minacciato grillaio, di cui Matera possiede una delle più importanti colonie della penisola, la rara ed anch’essa minacciata cicogna nera, il capovaccaio, il più piccolo tra gli avvoltoi al limite dell’estinzione in Italia e l’elegante nibbio reale. Tra i rapaci notturni è segnalata la presenza del maestoso gufo reale che vive nei valloni più profondi e selvaggi. Ma oltre ai rapaci, sempre affascinanti, sono presenti altri ordini di uccelli, soprattutto passeriformi, con specie comuni che si affiancano ad altre più rare e specializzate, come la monachella, un piccolo migratore che nidifica in ambienti aridi  e rocciosi, lo scricciolo, piccolo e paffuto passeriforme tipico di anfratti ed ambienti freschi ed umidi, raro nel parco e più in generale poco comune in ambiente mediterraneo, l’occhiocotto, piccolo silvide tipico della macchia mediterranea, dal verso aspro e caratteristico,  il grande corvo imperiale che frequenta le gravine e le pareti rocciose, la ghiandaia marina che si osserva ai margini dei boschi ma anche lungo pareti rocciose ed il bellissimo passero solitario, il cui verso melodioso riempie le gravine lungo i cui margini si posa lasciandosi a volte osservare ed ascoltare. Un posto speciale tra i passeriformi spetta alle sempre più rare e minacciate averle, per certi versi comportamenti assimilabili a piccoli “rapaci in miniatura” e poi l’upupa, dal volo sfarfaleggiante e dal lungo becco ricurvo e dotata di una curiosa cresta erettile. Per non parlare della allodole nidificanti nel parco, la cappellaccia e soprattutto la grande e meno comune  calandra, dai lunghi canti ricchi di suoni e di imitazioni di altri uccelli.